Disturbi psicosomatici
La persona affetta da un disturbo definito di Somatizzazione, presenta sintomi fisici nella forma di disturbi organici o infiammazioni, pur essendo le cause di natura psichica. Le persone che soffrono di un Disturbo di Somatizzazione iniziano a mostrare sintomi o problemi di tipo fisico prima dei 30 anni. Questi sintomi si prolungano per numerosi anni, causando una significativa riduzione della qualità della vita, così da obbligare la persona a ricercare continui trattamenti medici e terapeutici. Secondo il DSM-5, perché si possa parlare di disturbo di Somatizzazione, è necessaria la presenza di sintomi che coinvolgano diversi apparati del corpo:
Questi sintomi non trovano spiegazione in una condizione medica specifica, supportata da eventuali indagini medico-diagnostiche, come una patologia degenerativa. Le lamentele che il paziente presenta spesso sono sproporzionate rispetto a quanto attestano il quadro clinico e la sua storia.
Frequentemente i disturbi di somatizzazione si accompagnano ad altri disagni psicologici, come Ansia, Disturbi Sessuali, Depressione, Disturbi di Personalità. Durante la terapia psicologica è possibile giungere ad una attenuazione o risoluzione dei sintomi fisici dolorosi.
Disturbo da conversione
Tra i disturbi psicosomatici troviamo il disturbo da conversione, un tempo definito nevrosi isterica. Questo disturbo è caratterizzato da sintomi clinici tali da causare un deficit funzionale, questi sintomi non sono però di origine organica o una risposta allo stress, ma riflettono i conflitti interiori del soggetto. Affinchè si possa parlare di disturbo di conversione è necessario vi siano presenti i seguenti elementi:
E’ importante non sottovalutare la comparsa di questi sintomi, spesso infatti ci si limita all’assunzione di antidolorifici, necessari ma non risolutivi. Quando la causa nasce da un disagio psicologico è essenziale anche un lavoro psicoteraputico per aiutare il paziente a ritrovare un maggior equilibrio mentale e fisico, al fine di prevenire cronicizzazioni e limitare le ricadute.
Disturbo algico
L’individuo affetto da Disturbo Algico è completamente assorbito dalle manifestazioni fisiche dolorose, che peggiorano significativamente la qualità della vita. Il dolore fisico può innescare una serie di meccanismi negativi, relegando l’individuo al ruolo di malato e quindi di persona inetta. Il Disturbo Algico spesso si presenta associato ad altri Disturbi, soprattutto Depressione o Distimia, e Disturbi d’Ansia.
La presenza di dolore, che è l’elemento predominante, risulta di gravità sufficiente per richiedere attenzione clinica.
Il dolore causa un rilevante disagio e un limite nel funzionamento sociale e lavorativo.
Si valuta che qualche fattore psicologico giochi un ruolo significativo sull’esordio, il grado di gravità, l’esacerbazione o il mantenimento del dolore.
Il dolore non è intenzionalmente prodotto o simulato.